I confetti hanno una lunga storia alle spalle ma, nel mondo dei matrimoni, compaiono solo qualche secolo fa. E pure in modo inaspettato: si era soliti, infatti, lanciare confetti ai neo sposi all’uscita della chiesa, insieme ai classici chicchi di riso e ai petali. Solo molto dopo l’usanza si è invertita, trasformandosi in quella che conosciamo ancora oggi secondo la quale è compito degli sposi regalare confetti agli invitati.
La tradizione li vuole coperti di bianco, con un cuore di mandorla o cioccolato, ma negli ultimi anni la sperimentazione con nuovi gusti come banana, caffè, pistacchio, rosa o violetta sta prendendo il sopravvento.
Per contenerli si possono usare piccoli sacchetti di tulle, raso o pizzo, che magari riprendano gli stessi colori delle decorazioni, dei fiori o dei vestiti degli sposi. Immancabile, poi, un elegante cartoncino che ricordi i nomi degli sposi e la data del matrimonio.
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Se la presentazione e il gusto sono a discrezione degli sposi, però, la cosa su cui non ci si deve sbagliare è la quantità. I confetti devono essere 5, come vuole la tradizione. E ognuno ha un significato particolare: salute, fertilità, longevità, felicità e ricchezza. Inoltre il 5 è un numero dispari, che non si può dividere: proprio come la coppia appena unita in matrimonio.
